Progettisti: Aires Mateus Arquitectos – Francisco and Manuel
Aires Mateus
Cliente: Santa Casa da Misericordia de Alcácer do Sal
Tipo di intervento: Residenze per anziani
Luogo: Portogallo
Superficie calpestabile: 1560 m2
Anno: 2010
Le Residenze per anziani di Alcácer do Sal, progettate dallo studio Aires Mateus Arquitectos e completate nel 2010 sono una soluzione ibrida tra un albergo e una struttura ospedaliera. Si tratta di un edifico che si sviluppa su tre piani e che al suo interno ospita una serie di cellule abitative indipendenti che si aggregano in un unico blocco che si snoda come una linea spezzata sull’intero lotto. L’edificio si adatta naturalmente alla topografia accidentata del terreno, definendo a nord-ovest un’ampia corte centrale, nodo ci connessione con le residenze e luogo di relazione per l’intero complesso, mentre a sud-est troviamo piccoli giardini dal carattere più privato.
A livello distributivo, l’edificio ospita a piano terra gli spazi ricreativi: un refettorio, alcuni spazi polifunzionali, la reception e i servizi (cucine, locale preparazione pasti e spogliatoi). Al primo e secondo piano troviamo poi alcuni spazi comuni e le camere. Quest’ultime possono essere singole o doppie, tutte dotate di bagno e terrazzo privati sono concepite come ambienti intimi e luminosi che però negano l’illuminazione solare diretta. I balconi non oltrepassano il filo di facciata, hanno forma trapezoidale e si rastremano verso il corridoio interno.
Piano Terra |
Primo Piano |
Secondo Piano |
Camera doppia tipo |
Sezioni |
Prospetti |
I nuclei
abitativi si affacciano sulla corte interna e sono facilmente accessibili da
corridoi rettilinei di limitata estensione, in funzione della ridotta mobilità
dei fruitori. Anche l’arredo è pensato per gli anziani e presenta numerosi
armadi a muro che limitano in questo modi spigoli e situazioni di pericolo, la
pavimentazione delle camere è in vinile color grigio al fine di garantire
un’adeguata pulizia, mentre quella delle aree comuni è in marmo di Estremoz.
L'ingresso |
Corridoio in marmo di Estremoz |
Uno spazio comune |
Camera privata |
L’edificio
è caratterizzato da una configurazione delle facciate a scacchiera dove si
alternano pieni e vuoti. Il colore bianco poi lo ricopre interamente, dall'intonaco esterno, ai serramenti fino alla copertura in ghiaia di marmo di
Estremoz, il tutto ne risalta le qualità architettoniche e l’aspetto scultoreo. La struttura dell’edificio è in
calcestruzzo armato con un paramento esterno in termolaterizio a doppio
paramento con interposta un’intercapedine d’aria e uno strato di isolamento
termico. Per quanto riguarda l’aspetto impiantistico è stato previsto un
sistema di riscaldamento a pavimento per l’intero edificio e di ventilazione
meccanica nelle aree comuni, bagni e corridoi. Infine, alcuni punti della
copertura sono posizionati pannelli solari per soddisfare il fabbisogno di acqua
calda sanitaria.
Rivista cartacea: Arketipo – N.86, settembre 2014 –
pp 58-69
Giorgio Galletti#LABAA2018
Giorgio Galletti#LABAA2018