Progettista: 5+1 AA Alfonso Femia, Gianluca Peluffo
Luogo: Quartiere Regolo Brescia, Italia
Tipo di intervento: Edilizia privata residenziale
Anno: 2010-2013
Committente: Regolo s.r.l , Draco s.r.l
Area di intervento: 26000 m2
Costo di produzione: 11,8 M euro
L’area di progetto e’ situata all’interno del “ex Comparto Milano” a
sud-ovest rispetto della città di Brescia in prossimità del centro
antico, compresa tra il ring di Cimitero Vantiniano, la ferrovia Milano
Venezia e il quartiere di “Campo Fiera”. Sede della prima espansione
industriale della città a partire dagli ultimi decenni del secolo
scorso, l’area presenta attualmente tutte le caratteristiche tipiche
delle aree urbane marginali, risultato di un processo di progressiva
dismissione di aree produttive che, iniziato nella metà degli anni 80, è
continuato fino ai giorni nostri. Situata immediatamente al di fuori
del sistema delle mura e della circonvallazione è facilmente collegata,
attraverso via Vantini, con la parte storica della città. Il progetto
inserisce l’area all’interno del sistema di verde che si sviluppa lungo
la cerchia delle mura storiche e che ingloba tra l’altro anche la zona
del Castello. Attraverso l’orientamento e la giacitura degli edifici si
propone di mantenere una forte permeabilità in direzione est-ovest che
permetta l’immediata connessione con il centro città e
contemporaneamente sottolinei l’appartenenza al sistema della “cintura
verde” delle mura. L’area si colloca in una fascia importante di
dialogo tra tessuto compatto della città storica e tessuto più
frammentato della città in espansione, per risolvere la relazione tra
questi due contesti, il progetto si concentra sul bilanciamento e la
relazione tra pieni e vuoti.
Si propone un parco centrale pubblico su cui si affacciano tutte le
residenze, un parco verde e di servizi per lo sviluppo e rilancio di
un’area che si sta trasformando da ex area industriale in una nuova
parte di città. L’edificio e’ interpretato come il “muro abitato” di recinzione del
lotto, un muro permeabile ed attraversabile che caratterizza il
passaggio tra il fronte più urbano e l’interno più privato e naturale.
L’interno del lotto e’ pensato come un interno verde, che attraverso un
sistema di filtri e coperture possa legarsi agli altri spazi verdi del
Comparto Milano.
L’edificio manifesta il duplice carattere urbano\privato attraverso il
diverso trattamento dei prospetti: il prospetto urbano e caratterizzato
da una maggiore compattezza denunciata dall’orizzontalità compositiva
(la ceramica), il prospetto interno invece si frammenta verticalmente,
riducendo la percezione della scala dell’edificio, in unità abitative
più minute.
Scelte compositive _ A livello architettonico, ci si esprime tramite la
forte caratterizzazione dei prospetti e della sezione, che da una parte
contribuiscono alla costruzione del paesaggio facendo da sfondo al parco
(diverse altimetrie, falde inclinate che disegnano una figura
poliedrica che varia continuamente), dall'altra identificano una serie
di possibilità sempre diverse di relazioni che ci possono essere tra
interno ed esterno delle abitazioni (identità, unicità). L’edificio è
strutturato secondo una tripartizione ben marcata: basamento, elevazione
e coronamento. La peculiarità del progetto sta nella relazione che
questo intesse con il parco e con la città; gli aggetti, le logge, i
terrazzi, la marcata differenziazione dei volumi che si affacciano sul
parco esprimono l'anima più privata dell'abitare, più specifica, più
personale (sul fronte parco prevale la scansione verticale dei volumi).
Sul fronte urbano invece si cerca di far prevalere la scansione
orizzontale, il tema della cortina urbana, la continuità in riferimento
anche alla presenza di un muro di cinta che racchiude tutto il comparto e
in rapporto ad alcuni edifici del contesto che prediligono questo tipo
di disegno: bande orizzontali che iniziano a scomporsi facendo così da
preludio al parco retrostante.
Attacco a terra _ L’attacco a terra dell’edificio e’ considerato di
fondamentale importanza per la relazione che l’edificio instaura con la
città. Il basamento si compone di: attraversamenti puntuali, dagli
accessi pedonali e dall’affaccio degli alloggi a piano terra.
L’edificio è stato progettato per raggiungere la classe
energetica A secondo il Cened.
Tale obiettivo sarà realizzabile attraverso attente scelte progettuali:
la progettazione ha previsto un approccio fortemente integrato. Si sono,
infatti, considerati i differenti elementi costituenti il progetto
(l’idea architettonica, le strutture e le strategie per l’uso razionale
delle risorse energetiche e idriche) e le diverse fasi di vita del
progetto, in termini di edificio, gestione tecnologica e manutenzione.
La presenza della rete di teleriscaldamento di Brescia ha senz’altro
fornito un contributo importante in questo senso. Le soluzioni proposte
hanno, inoltre, come scopo non solo quello di ridurre i consumi,
impiegando al massimo fonti rinnovabili (come il fotovoltaico, che
compensa il dispendio energetico della VMC), ma anche di migliorare le
condizioni di benessere degli occupanti.