Luogo: Quartiere di Santa Croce, Firenze
Anno: 1998 - 2008
Fonti: www.archilovers.com
Anno: 1998 - 2008
Fonti: www.archilovers.com
Il complesso quattrocentesco era il monastero intitolato alla Santissima Annunziata e a Santa Caterina, dove abitavano le monache di clausura dette "murate". Poi, per circa cento anni, dal 1883 al 1985 è stato il carcere di Firenze.
Il riuso delle Murate risponde,quindi, ad una grande sfida: rispettare il valore storico e architettonico del pregiato complesso, trasformandolo però in un pezzo integrato della città, quasi una “cittadella con il più ampio mix di funzioni possibili”, in modo da riproporre la complessità e la ricchezza dello spazio urbano. Da questo muove l’esigenza di un progetto generale con la finalità di sviluppare soluzioni integrate di recupero urbano.
Le soluzioni adottate orientano il riuso verso una stratificazione verticale di funzioni diverse: pubbliche, di uso pubblico, commerciali, artigianali, sociali al piano terreno; uffici e residenze ai piani superiori.
Il progetto nasce da linee guida fornite dall'Arch. Renzo Piano in collaborazione con l'UNESCO, quali "the walled city in the city", stratificazione, permeabilità del piano terra, memoria del luogo (carcere), natura addomesticata.
Da queste considerazioni sono nati 73 alloggi popolari (da 30 a 80 mq), 2 piazze pubbliche e un percorso pedonale, portici e ballatoi coperti, un centro per l'arte contemporanea, un incubatore tecnologico, sale per convegni, un bar, un ristorante e diversi spazi commerciali, più ascensori, scale e diversi spazi verdi.
Il riuso delle Murate risponde,quindi, ad una grande sfida: rispettare il valore storico e architettonico del pregiato complesso, trasformandolo però in un pezzo integrato della città, quasi una “cittadella con il più ampio mix di funzioni possibili”, in modo da riproporre la complessità e la ricchezza dello spazio urbano. Da questo muove l’esigenza di un progetto generale con la finalità di sviluppare soluzioni integrate di recupero urbano.
Le soluzioni adottate orientano il riuso verso una stratificazione verticale di funzioni diverse: pubbliche, di uso pubblico, commerciali, artigianali, sociali al piano terreno; uffici e residenze ai piani superiori.
Il progetto nasce da linee guida fornite dall'Arch. Renzo Piano in collaborazione con l'UNESCO, quali "the walled city in the city", stratificazione, permeabilità del piano terra, memoria del luogo (carcere), natura addomesticata.
Da queste considerazioni sono nati 73 alloggi popolari (da 30 a 80 mq), 2 piazze pubbliche e un percorso pedonale, portici e ballatoi coperti, un centro per l'arte contemporanea, un incubatore tecnologico, sale per convegni, un bar, un ristorante e diversi spazi commerciali, più ascensori, scale e diversi spazi verdi.
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Pianta del complesso e degli interventi |
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Prospetto Piazza delle Murate |
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Prospetto Piazza Madonna della Neve
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Ballatoi interni |
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Dettaglio ballatoio |
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Sala delle Colonne |
Diego Detassis, Cristina Setti, Margherita Vicario