Architetti: aasb_agence d’architecture suzelbrout / Suzel Brout,
Leslie Mandalka
Area: 3751.0
sqm
Anno del progetto: 2011
L’edificio preesistente,
di stampo brutalista, interamente in cemento armato, fu realizzato negli anni
’70 sul terreno di proprietà di una società immobiliare ed occupava meno di un
terzo della superficie attualmente realizzata.
Lo scopo di
questo intervento è stato, da un lato, ridare all’edificio una nuova veste
estetica, la quale, oltre ad avere valenze contemporanee, potesse anche
migliorare le prestazioni del complesso dal punto di vista del comfort
climatico e della vivibilità.
L’edificio viene
quindi pensato come una residenza per giovani lavoratori, perseguendo, dal
punto di vista progettuale la volontà di dare la più ampia versatilità alla
nuova configurazione.
Andando ad
analizzare l’edificio dall’esterno verso l’interno, spicca, a primo acchito la
nuova facies in alluminio anodizzato, declinato in pannelli forati, i quali
fungono da nuovo rivestimento dell’intervento. La nuova pelle infatti disegna
una nuova geometria libera da stilemi architettonici precostituiti, andando ad
avvolgere l’edificio esistente, così come le addizioni parti del progetto di
ammodernamento.
Si viene così a
creare un nuovo spazio tra il vecchio edificio e la nuova facciata, la quale va
ad ospitare spazi comuni e di collegamento o terrazze e balconi per le singole
unità abitative.
Allo stesso
modo, le addizioni sono state concepite per poter avere la massima flessibilità
degli spazi, attraverso il loro assemblaggio in elementi metallici prefabbricati.
Il risultato è
uno spazio permeabile alla luce, la quale può essere modulata attraverso gli
elementi scorrevoli di facciata, diventando così un elemento principale della
fruizione e della caratterizzazione degli ambienti.
Così, attraverso
la modulazione degli elementi in alluminio lo spazio può essere dilatato o
ristretto all’uso, facendo in modo che gli spazi comuni siano più o meno
visibili ed accessibili dall’interno dei singoli appartamenti.
Per quanto
concerne il rapporto con l’intorno, la stessa permeabilità è perseguita
attraverso delle ampie porte praticate nel paramento che divide la corte di
pertinenza dell’edificio con la strada esterna.