MVRDV + BLANCA LLEO'_CELOSIA BUILDING_MADRID_2001-2009


Architetti: MVRDV, Blanca Lleó
Luogo: Sanchinarro,Madrid, Spagna
Cliente: EMVS
Budget: 12,6 milioni di euro
Area: 21.550,0 mq

Anno: 2001-2009
  



Il blocco di residenze Celosia progettato dallo studio olandese MVRDV e da Blanca Lleó asociados rientra nei grandi interventi di edilizia popolare che la municipalità di Madrid sta commissionando per lo sviluppo e la qualificazione del quartiere periferico di Sanchinarro, dove solo cinque anni prima vi è stato realizzato il celebre Mirador, imponente scacchiera di residenze con belvedere sulla città e sulla campagna circostante, ad opera degli stessi architetti. In contrasto con il marcato sviluppo verticale del Mirador, il Celosia si ferma a 10 piani di altezza per distribuirsi in orizzontale ad allocare 146 appartamenti e oltre ventunomila metri quadrati di superficie.




Costruito su una pianta rettangolare, il progetto si rifà alla tradizionale tipologia edilizia della residenza a corte, ma è in grado di superarla moltiplicandone gli stessi vantaggi. Concetti propri di questo modello residenziale, come l’apertura visiva, la ventilazione naturale, la privacy e la costituzione di un microcosmo che favorisca le relazioni interpersonali, rischiano infatti di perdere efficacia quando le dimensioni dell’architettura si ingigantiscono. I progettisti hanno studiato una combinazione di blocchi abitativi aggregabili il cui esito realizza vuoti architettonici che infondono respiro all’intero complesso. L’effetto formale è quello di una trama aperta, dove la vista è consentita da fuori verso dentro e viceversa, annullando l’effetto collaterale di isolamento che è uno dei rischi dell’estremizzazione della tipologia a corte. Tali vuoti sono poi stati interpretati come piccole piazze condivisibili da più appartamenti, luoghi di transito e di relazione, dove il beneficio dell’apertura sull’esterno è accentuato dalla creazione di balconi e passerelle che vi si affacciano. Da ciò deriva il disegno dei prospetti dove la forte orizzontalità dei piani, marcati dalle solette bianche, è interrotta da due livelli di trama: una più larga è quella delle aperture balconate passanti e l’altra più fitta è quella realizzata dalle finestre a tutta altezza. Le esili ringhiere dipinte di bianco, i parapetti di vetro alle finestre, le aperture circolari che decorano di luce le “piazze” all’ultimo livello, rivelano nella trasparenza la missione del progetto. E nonostante il cemento a vista, massiccio e uniforme, fieramente esaltato dalla finitura lucida riflettente, ovunque si può vedere oltre e l’architettura non fa muro.








Ognuno dei 30 blocchi ospita due o tre appartamenti simplex monoaffaccio di diverse metrature, per un totale di 146 alloggi, alcuni dei quali sono dotati di una superficie scoperta aggiuntiva lungo i prospetti esterni. Gli ingressi, raggiungibili dai vani scala posizionati in corrispondenza di una delle estremità dei blocchi, avvengono dalle corti semipubbliche o dal solaio di copertura del blocco sottostante, o in quota tramite ballatoi. La sezione dell'intero complesso è composta dalla semplice sovrapposizione di: 2 piani interrati adibiti a garage con 165 posti-auto; il piano terra con la corte rettangolare su cui si affacciano 6 locali commerciali; 9 piani di residenze ed un ultimo piano tecnico, interamente ricoperto di pannelli solari.