Poptahof Purper
Informazioni sul progetto
progetto
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Poptahof
Purper
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posizione
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maiolica
di Delft
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cliente
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Woonbron
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architetto
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Molenaar
& van Winden architetti
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durata
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Ottobre
2007 - Aprile 2009
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Il quartiere Poptahof a Delft fa parte del progetto “SESAC, The Sustainable Energy
Systems in Advanced Cities”, svolto dal 2006 al 2011.
Poptahof è un tipico quartiere
residenziale di tipo sociale costruito nel 1964. Negli anni sessanta questi
edifici rappresentavano il simbolo della modernità: un grattacielo di appartamenti circondato da
blocchi di edifici più bassi (5 piani di altezza)muniti di parcheggi.
Nel corso degli anni questa combinazione di edifici di grandi
dimensioni in assoluta mancanza di interazione sociale, dovuta all’assenza di spazi
verdi, occupati interamente da parcheggi , e di aree sociali ,hanno trasformato
il Poptahof in un sobborgo anonimo con inquinamento, insicurezza e condizioni
di vita impossibili.
Anche gli appartamenti sono divenuti obsoleti a livello di vivibilità interna
e nel 2005 la Woonbron Development Company e il Comune di Delft hanno promoso
la ristrutturazione del quartiere. Hanno partecipato al rinnovamento vari
architetti sotto la guida dello studio Mecanoo Architects che ha condotto la
supervisione dei progettisti.
Il piano “Purper”di Molenaar e van Winden architetti riguarda la
trasformazione e il recupero del grattacielo originario al fine di implementare
le prestazioni energetiche dell’involucro edilizio e degli impianti ,e la
demolizione dei blocchi bassi di appartamenti monofamiliari circostanti .
Inoltre è stato ripensato l’asseto degli spazi di vita esterni inerenti agli
appartamenti.
L’idea guida è stata quella di offrire spazi nei quali i
residenti non si sentano costretti ma che percepiscano come creati a loro
dimensione.
Le strategie per il recupero del quartiere Poptahof hanno
tenuto conto delle differenze stagionali del clima olandese: in inverno è
necessario ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento ed il cielo,
spesso nuvoloso, consente uno scarso uso dei guadagni solari passivi; in estate
si deve evitare il surriscaldamento degli ambienti interni. Gli obiettivi
specifici sono stati i seguenti:
·
riqualificazione energetica di 200 appartamenti
al fine di raggiungere gli standard nazionali previsti dal piano SESAC per
le nuove abitazioni.
·
Installazione di un impianto fotovoltaico da 10
kWp sulla facciata sud del grattacielo
·
Sostituzione ed implementazione del sistema di
distribuzione del calore.
·
Collegamento dei sistemi di riscaldamento, a
bassa temperatura, con l'infrastruttura centrale di teleriscaldamento dal
recupero del calore residuo industriale.
·
Un sistema idrico sostenibile per lo smaltimento
delle acque piovane. Il sistema è indipendente (auto-portante). L’acqua del
Poptahof viene pompata lentamente attraverso il quartiere facendola
attraversare un’area abbastanza estesa di canne e giunchi di campo che ne
assicurano la naturale purificazione. In quest’area, poi, vengono previsti
spazi per il gioco e il tempo libero.
In conformità a tali
obiettivi Molenaar architetti hanno deciso di demolire le pareti perimetrali dell’edificio da riqualificare poiché, a causa del clima
rigido e dell’elevata domanda energetica per il riscaldamento, si è resa
necessaria la loro sostituzione con soluzioni tecnologiche che assicurassero
valori di trasmittanza termica tali da garantire il raggiungimento degli standards
energetici più ambiziosi, quelli previsti per le nuove abitazioni. In questo
modo è stato anche possibile riconfigurare gli spazi interni abitativi e creare
tipologie abitative differenziate,
che tengono di conto degli standard socio-economici bassi dei fruitori.
Il grattacielo originario con 99 appartamenti è stata
trasformato in un edificio con 84 appartamenti ristrutturati.
Gli spazi interni degli appartamenti del
grattacielo sono stati riorganizzati in maniera da renderli più ampi e con
balconi spaziosi e ben esposti, quindi a sud. I portoni sono stati ampliati in più punti ricavandovi
spazi ricreativi e di incontro. Il grattacielo diviene circondato alle
estremità da un canale e da un parco.
Le facciate hanno subito un rinnovo sostanziale volto ad eliminare il
precedente aspetto monotono e anonimo. Si tratta di un approccio di tipo sostitutivo, è stata prevista infatti la
demolizione delle facciate esistenti e la loro sostituzione con sistemi di
involucro aventi adeguati livelli di isolamento termico.
Le nuove facciate hanno vetrate sfalsate e combinate con
blocchi in mattoni pieni, per permettere la produzione parziale di energia. La
riqualificazione delle facciate ha contribuito a traformare il grattacielo in
un elemento monumentale, dotato di una propria identità.
A livello di spazi esterni sono state pensate tre
diverse tipologie di territorio: la striscia, i cortili piccoli e i cortili
grandi. La striscia è un’area verde pedonale, collocata in posizione centrale e
attrezzata con strutture comuni. Grazie alla sua posizione centrale, al divieto
di accesso alle automobili e alle attrezzature, la striscia diviene quasi
spontaneamente luogo di incontro per gli abitanti. Per disegnare confini
naturali fra i cortili dei diversi edifici è stato deciso di utilizzare canali d’
acqua.
E’ stato predisposto un ascensore supplementare, più grande
e più confortevole di quello attuale.
Sul lato nord i nuovi tre blocchi di residenze a 4 piani sono
stati progettati intorno ad un cortile. Il sito della ex area di parcheggio è stato
traformato in un garage, il cui tetto tetto è anche ponte alloggi, arredato
come un parco. I residenti hanno accesso diretto da questa hall comune.
Il progetto Poptahof Purper è stato nominato per il Golden
Pyramid 2011.La piramide d'oro è il Premio di Stato per aver ispirato la messa
in architettura, progettazione urbana, architettura del paesaggio, le
infrastrutture e la pianificazione territoriale.