Architetti: SV60
Luogo: Ceuta, Spagna
Architetto a Carico: Antonio G. Liñán
Team: Luis E. Villar, Víctor Silveira, Esteban Valencia, Mª Luz Villar, Daniel Montes, Jose G. Mora, Sara Speranza
Area: 45325 mq (residenze 32.742; area commerciale 2472; Parcheggi 10111)
Anno di progetto: 2016
Il progetto si trova nella città di Ceuta nella parte di Spagna oltre Gibilterra, nel continente africano. E' un importante progetto che prevede 317 abitazioni sovvenzionate, spazi parcheggio ed aree commericali distribuite strategicamente in tutta l'area.
Il posto è interpretato come un accumulatore di situazioni, elementi o eventi che sono costruiti come un unico concetto basato su una visione ampia e complessa che stabilisce le linee guida per il riconoscimento che vanno oltre i valori strettamente visivi o fisici. Sono previsti una serie di spazi vuoti, piazze, strade, punti di vista e cortili che sono configurati come elementi di base per definire il nuovo quartiere.
Sulla base di questa interpretazione, l'intervento si adattata alle circostanze relative al luogo e tenta di integrarsi come un elemento astratto sovrapposto per mezzo di un modello geometrico che governa l'intera operazione. A causa della forte pendenza del lotto (40 metri di dislivello), è stata modificata la topografia per mezzo di una serie di terrazze integrate nell'ambito della geometria, con pendenze di circa 5 metri, e su cui i vari edifici si adattano per cercare orientamenti migliori. Inoltre, questa disposizione si amalgama alle vie adiacenti al fine di consentire l'accesso pedonale a tutti i vari terrazzamenti. Gli edifici sono disposti fra loro in modo da dare maggiore importanza allo spazio vuoto.
L'obiettivo è la continuità dello spazio, grazie alla disposizione sfalsata con i piani terra che diventano piazze coperte attraversabili, e alla possibilità di muoversi all'interno delle varie trame come un quartiere dove situazioni urbane come piazze, punti di vista, strade, ecc si verificano, questo conferisce qualità all'insieme del progetto che dipendono sulla vita dei suoi abitanti e sull'architettura.
L'idea è quella di un modello di edificio che mira a migliorare la qualità della vita utilizzando sistemi che ottimizzano le condizioni di impiego e di risparmio energetico, favorendo per quanto possibile l'uso delle proprie risorse naturali della zona. Il grado in cui il sole cade sulle facciate dipende dall'orientamento (nord-sud) ed è controllato mediante un sistema di "doppia facciata" (la cui profondità varia a seconda dell'orientamento, più profondo a sud e meno al nord ), garantendo così che in estate la luce solare non influisca direttamente all'interno delle abitazioni, mantenendo così migliori condizioni climatiche.
Gli alloggi sono molto versatili ed a seconda della stagione dell'anno o delle esigenze degli utenti posso cambiare gli usi delle stanze. Le cucine sono collocate in maniera adiacente alla corte dove si trova anche una lavanderia. Anche le aree di convivio sono adiacenti alle terrazze, sono proposti tre tipologie di abitazione, con due tre oppure quattro camere da letto.
E' previsto un sistema di ventilazione naturale dato che tutte le abitazioni sono orientate da nord a sud. Questo sistema è basato su una corte interna connessa all'esterno da una terrazza. La corte essendo situata centralmente rispetto a tutto l'alloggio permette di ottimizzare la circolazione dell'aria mantenendo gli appartamenti sempre ben areati.
Fonti:
http://www.archdaily.com/782433/317-social-housing-units-sv60
https://divisare.com/projects/306033-sv60-cordon-linan-arquitectos-jesus-granada-317-social-housing-units
http://www.agcordon.com/es/proyectos/317-viviendas-sociales/
Matteo Barni