Collective Eco-Housing La Canopée / Patrick Arotcharen Architecte

Architects: Patrick Arotcharen Architecte
Luogo: Bayonne, France
Area: 3800 mq
Anno: 2011


Per la realizzazione del progetto, i progettisti si sono basati sullo studio del lotto ospitante che poi è diventato per buona parte il concept. 


L’intervento si presenta come una serie di blocchi posizionati a partire da un attento studio della disposizione della natura all’interno del lotto. La loro costruzione non disturba e non va ad intaccare la vegetazione che li ospita, ma li inglobano in una sorta di “chaos ordinato” in cui verde e abitazioni non vanno in conflitto.


Tutti i blocchi all’interno dell’area sono disposti secondo una griglia e un modulo fisso, che ha permesso la standardizzazione delle misure di tutti gli elementi prefabbricati di cui sono costituiti gli appartamenti.
 





I blocchi sono collegati tra di loro tramite una passerella in legno sopraelevata disegnata evitando l’ingombro degli alberi, portando ad una zona semi privata e condivisa esclusivamente dai proprietari degli appartamenti (solitamente massimo 2).



Per quanto riguarda la pianta, la zona giorno si trova interamente al primo piano, occupante la metà della lunghezza del blocco.
In circa 40 mq si configurano ingresso, zona giorno, cucina e vano scale.
L’altra metà della lunghezza è occupata dal balcone interamente rivestito in legno che affaccia verso sud. La disposizione dei blocchi è pensata in maniera tale da non dare la possibilità di vedere nella zona esterna privata, per un maggiore rispetto della privacy.
La pianta al piano primo è dunque libera e interamente organizzabile a piacere per rispondere alle necessità della popolazione locale.
L’unica zona servente è ubicata al piano secondo e disposta a nord, ottenendo una naturale ventilazione.

La zona notte è quindi disposta a sud, e affaccia sul balcone condiviso ma arretrato rispetto a quello sottostante .


 
Nonostante il primo piano presenti questa qualità, dobbiamo notare anche come il balcone esterno sia sproporzionato rispetto alla zona interna (Il rapporto è quasi di 1:1). Per questo vi è uno spreco di metratura che avrebbe potuto essere utilizzata per l’inserimento di una zona servente anche al primo piano.









Il rivestimento in legno esterno favorisce la naturale mimetizzazione nella vegetazione, nonché una certa privacy, a favore di un’architettura eco sostenibile e rispettosa della natura.



La suddivisione in blocchi dell’intero sistema favorisce l’individualità di ogni singola abitazione, che permette ai proprietari di sentirsi in possesso di un’abitazione propria ed esclusiva senza dover entrare in condivisione con gli altri abitanti.