MVRDV_Frøsilos_Island Brygge (Copenhagen)_2005

    Architetti: MVRDV

     Location: Islands Brygge, Copenhagen, Danimarca

     Project Team: MVRDV & JJW ARKITEKTER

    Anno: 2005

Vista esterna del complesso residenziale
IL SITO

Island Brygge è un noto quartiere residenziale di Copenhagen. Tale area portuale, nota anche come “Havnestaden”, era un ex sito industriale dedicato al trattamento di fagioli di soia, riqualificato oggi a
funzione residenziale e commerciale. Diverse strutture industriali presenti in questa zona, infatti, sono
state trasformate e convertite d’uso come nel caso analizzato del progetto “Frøsilos”.

LA STORIA

Trattandosi di un progetto di riuso di un manufatto industriale, è adesso opportuno fare un breve excursus storico circa la pre-estistenza. I due silos, su cui si innesta il complesso, furono costruiti nel 1963 da parte della “Soybean Cake Factory”. Lo stabilimento tuttavia, fu dismesso nel 1990 e la riconversione per l’utilizzo attuale ha avuto inizio nel 2002 per concludersi nel 2005.

I due silos del 1963 prima della riqualificazione

IL PROGETTO

Il design del complesso residenziale assume una forma curvilinea che si presenta come un “offset” del profilo originario dei due silos. La scelta di questo gesto progettuale è stata dettata da evidenti limitazioni, sia strutturali che ambientali, presentate dalla superficie del manufatto industriale.

Il concept


I progettisti (MVRDV) in collaborazione con lo studio JJW ARKITEKTER hanno constatato che collocare le abitazioni all'interno del confine delimitato dai silos avrebbe procurato gravi problemi di illuminazione in quanto, a causa della struttura consunta, non sarebbe stato possibile creare le aperture necessarie per una buona luminosità interna.

Una sezione tipo


Questo importante vincolo unito alla volontà di conservare la testimonianza industriale pre-esistente,
ha spinto i progettisti a pensare a tutto il volume come una “soluzione fuori dalla scatola”.

Vista esterna frontestrada

Per ovviare al problema illuminotecnico infatti, si è proceduto nel collocare gli ambienti abitativi nella corona esterna dei due silos, svuotando cosi il perimetro al loro interno per convertirlo in un grande invaso spaziale con la funzione di una immensa hall.

Vista dell'atrio con i collegamenti verticali_1

Vista dell'atrio con i collegamenti verticali_2

Questa è una reinterpretazione industriale dell’idea di atrio. All'interno di questo ambiente, coperto alla sua sommità da un vetro traslucido che ne garantisce la giusta illuminazione, si ha l’accesso all'intero complesso, tramite i sistemi di distribuzione verticale.

Vista dell'atrio con i collegamenti verticali_3

Vista dell'atrio con i collegamenti verticali_4

Vista dell'atrio con i collegamenti verticali_5_dettaglio della copertura

L’ACCESSO

L’accesso esterno all’interno complesso avviene su una grande piattaforma pavimentata che valorizza
il linguaggio architettonico adottato. L’intero edificio quindi si staglia un una piazza completamente aperta che si interfaccia al corso d’acqua adiacente al lotto e ne asseconda l’andamento. In corrispondenza di questo corso naturale la piazza stessa, attraverso dei gradoni, scende di quota per favorire l’interazione tra gli elementi e fornendo anche un sistema di sedute per i fruitori, valorizzando dunque l’istanza sociale dell’architettura.


Attacco a terra


LE ABITAZIONI

Il sistema dei collegamenti verticali è stato inoltre combinato con un impianto a ballatoio che permette la distribuzione degli ingressi alle singole abitazioni. All'atto pratico il progetto si è proposto di definire 84 alloggi con la presenza anche di uffici. Nell'osservare le piante è possibile individuare abitazioni con tagli differenti a seconda del numero dei fruitori a cui sono destinate. Il principio che caratterizza gli interi alloggi è quello dell’open space, lasciando quindi il fruitore in totale libertà dell’utilizzo degli spazi. Si osservano inoltre ampie porte scorrevoli che permettono una grande versatilità degli ambienti. La distribuzione interna degli ambienti avviene per fasce concentriche, disponendo, dall'interno verso l’esterno i servizi, le zone notte e giorno per terminare poi in ampie terrazze esterne che garantiscono una buona illuminazione e consentono di apprezzare il paesaggio di Copenhagen.

Piano tipo

Vista del percorso della terrazza

Vista verso il panorama di Copenhagen



L’intero complesso residenziale è caratterizzato da una pelle traslucida di vetro che consente al manufatto industriale di riprendere vita e ne permette la riconoscibilità sul waterfront su cui si colloca.

Prima e dopo l'intervento

Sara Contino #LABAA2018

Sitografia