Il nuovo quartiere residenziale di Bergen in Norvegia, appena fuori dal centro antico si trova su di un sito dal forte carattere paesaggistico e storico; un’area affacciata all’interno del fiordo che fu teatro della realtà industriale cittadina a partire dal medioevo, abbandonata da molti anni oggi si è trasformata in una spaccatura fra due parti della città.
Il progetto dello studio Rabatanalab cerca di ricucire questo strappo puntando sulla relazione fra terra ed acqua e sul nuovo modello di città autosufficiente, fautrice di relazioni sociali nella condivisione e compartecipazione degli spazi e delle funzioni. Questa riconnessione viene ottenuta attraverso bande di cucitura trasversali rappresentate dagli edifici e tasche di verde pubblico, creando un disegno urbano che si ispira al quartiere di Bryggen, patrimonio dell’Unesco.
Edifici stretti e lunghi si alternano a dei vuoti, reinterpretando il concetto delle corti, nelle quali si vengono a creare degli spazi verdi semiprivati che concorrono a creare un nuovo insediamento comunitario, questo servito da spazi commerciali e di lavoro cooperativo; mentre la relazione fra terra ed acqua viene mitigata da un waterfront progettato come una sequenza di percorsi impostati su differenti quote che si corona in un parco lineare avente lo scopo di ricucire il nuovo quartiere di Mollendal alla città.
Scendendo di scala troviamo una tipologia a ballatoio che reinterpreta il collegamento orizzontale come una promenade coperta caratterizzata da un successione di ambienti dal carattere comunitario. Una serie di tagli di appartamenti caratterizzati dalla forte adattabilità all’utente, questa permessa da una progettazione modulare per fasce, risultano essenziali ma sempre dotati di terrazza privata, che in realtà si vedono potenziati dal forte numero di servizi presenti all’interno del complesso stesso.
Sitografia:
Alessandro Mengana #LABAA2018