Progetto: Termeh Office-Commercial Building
Architetti:
Farshad Mehdizadeh e Ahmad Bathaei
Categoria: Uffici e commerciale
Posizione: Hamedan, Iran
Anno di progetto: 2015
Area: 600.0 mq
In linea con una sensibilità tutta
contemporanea che guarda alla caratterizzazione dello spazio urbano in quanto
elemento di connessioni con l’intorno, oltre che alla risposta a uno specifico
programma funzionale, questo progetto di Farshad Mehdizadeh e Ahmad Bathaei,
destinato a commercio e uffici, racconta come si possa parlare un linguaggio
globale e attuale riprendendo elementi e materiali della tradizione più antica.
Inoltre,
l’edificio nel suo complesso si inserisce e comunica con la storia e con
l’ambiente circostante, a cui si fa rifermento già dal nome Termeh, l’antico
telo iraniano, che viene evocato dalla forma ondulata e con la scelta di
utilizzare i mattoni locali, posati con motivi tradizionali, e corrispondenti
alle facciate di molti edifici del quartiere.
L’edificio
si trova ad Hamedan, una delle città storiche iraniane, caratterizzata da uno
spazio urbano attivo formato da piazze e da un importante asse urbano nord-sud
che le collega tra loro. Questo asse attraversa il sito dal lato occidentale.
L'incarico
è stato quello di progettare un edificio di due piani con funzioni commerciali:
un negozio al piano terra e un ufficio privato al primo piano. Il secondo piano
(tetto) dovrebbe seguire l'altezza del vicino, in termini di skyline urbano,
attraverso un muro di 2,5 metri di altezza. Quindi, questo progetto comprende
tre diversi caratteri in tre livelli con una diversa comunicazione con lo
spazio urbano.
L’idea centrale e generatrice dello schema
funzionale è stata quella di collegare ogni differente destinazione
dell’edificio, separatamente e direttamente, allo spazio urbano. Questa
diversificazione di livelli è stata ottenuta, come ben spiegano gli stessi
progettisti, “con gli accessi decentrati, una
scelta in antitesi con il sistema più scontato di collegamento tra diverse
funzioni risolto con un nucleo centrale di distribuzione comune”.
L’elemento
di separazione tra le funzioni (commerciale e uffici) è risultata la parte più
critica di questo progetto ma anche l’elemento architettonico che ne ha
caratterizzato la forma. Questo elemento separatore corrispondente al pavimento
per gli uffici e al soffitto per la parte commerciale ed è stato piegato e,
aggettando leggermente, si fa segno e si fonde con il
paesaggio urbano divenendo onda-belvedere, ma anche rampa di raccordo tra il livello
stradale, verso cui declina, e gli uffici del secondo piano e da qui al roof
garden, pensato come ulteriore elemento di connessione, visiva, con la città e
il paesaggio.
Schema funzionale e distribuzione dell'interno
Dunque un edificio che si legge meglio in
sezione e dagli interni inaspettati ed eterogenei che partono dall’interrato,
con il livello dei parcheggi, per salire allo spazio completamente vetrato in
facciata e a doppia altezza della zona retail, su cui affaccia anche il
mezzanino con l’accesso secondario al commercio. Qui, l’interno è caratterizzato dalla struttura a
fisarmonica della copertura con la successione delle sue travi sinuose e
digradanti in intonaco bianco. Al di sopra, come se si trattasse di una stratificazione
secolare di architettura ‘spontanea’, si pone il blocco parallelepipedo degli
uffici a cui si accede direttamente dalla rampa a onda e i cui interni sono
suddivisi dalla presenza di librerie fisse che schermano anche i fronti in
mattoni ritagliati dalle lunghe vetrate verticali.
Da qui, una scala interna conduce alla
copertura con il giardino destinato agli eventi della stessa società e pensato
come un ‘patio sospeso’ tra le alte pareti, continuazione dei fronti in mattoni
per raggiungere l’altezza degli edifici adiacenti, con una zona servizi
schermata da una quinta di pilastri di legno e una pavimentazione a listelli di
legno alternati a ghiaia scura.
Foto dell'interno: uffici
Foto dell'interno: commerciale
Foto del giardino pensile