Federico Bernes#LABAA2019
Sports Youth Hostel
Bayreuth, Germany, 2017
LAVA & WENZEL + WENZEL
Esempio di un’architettura contemporanea mirata ad un utilizzo flessibile e innovativo degli spazi, l’esperienza degli utenti viene portata su tre livelli intersecanti: Innovativa, Integrata ed Internazionale. Il nome del progetto riflette lo scopo dell’intervento: ostello sportivo per giovani, dove gli spazi comuni sono dedicati dedicata al gioco e allo sport nell’ottica di nuove esperienze condivise.
L’IMPIANTO
L’impianto scaturito dalla collaborazione tra gli architetti di LAVA e Wenzel+Wenzel a Bayreuth (DE), nella Baviera settentrionale, si sviluppa su un’area periferica rispetto al centro cittadino, circondata da molta vegetazione ma anche da altre costruzioni, sia ad uso residenziale che produttivo. Il lotto tuttavia è ben protetto dalla cintura verde perimetrale che ne determina la geometria.
L’edifico realizzato si sviluppa efficaciemente su tre assi lineari, i quali formano una grande ‘Y’. Tramite l’impiego di questa particolare tipologia planimetrica gli architetti delimitano i vari ambiti sportivi dell’ostello individuando un parco giochi per bambini, un campo da soccer unito a diversi campi da basket e volleyball e una mensa all’aperto per le stagioni più calde. L’aspetto innovativo in questo caso riguarda soprattutto l’identificazione di spazi ibridi come la mensa all’aperto affacciata su un’ampia zona verde e il parco giochi attrezzato in connessione con l’ingresso alla struttura.
La distribuzione interna ruota intorno alla grande scalinata centrale dell’edificio ed è anche il fulcro della condivisione degli spazi interni, infatti questa non è solamente una via di accesso ai piani bensì diventa luogo ricreativo e di ritrovo degli utenti, i quali sfruttano le sedute gradonate e l’ampio mezzanino per intrattenersi e sostare. Un altro spazio conviviale ricavato a ridosso del vano scala è la sala ludica, attrezzata con giochi per bambine e affacciata sulla terrazza solarium.
L’edifico realizzato si sviluppa su tre assi lineari, i quali formano una grande ‘Y’. Tramite l’impiego di questa particolare tipologia planimetrica gli architetti delimitano i vari ambiti sportivi dell’ostello individuando un parco giochi per bambini, un campo da soccer unito a diversi campi da basket e volleyball e una mensa all’aperto per le stagioni più calde. L’aspetto innovativo in questo caso riguarda soprattutto l’identificazione di spazi ibridi come la mensa all’aperto affacciata su un’ampia zona verde e il parco giochi attrezzato in connessione con l’ingresso alla struttura.
L’edificio è composto strutturalmente da un sistema misto di setti e solai in c.a. i quali collaborano in alcuni tratti con pilastri in legno a sezione rettangolare. lasciati a vista negli spazi interni mentre esternamente sono rivestiti da una membrana esterna bianca in lamiera preverniciata in alternanza con altri pannelli in legno. La copertura prevede l’impiego del legno come materiale strutturale, l’utilizzo di quest’ultimo ne determina la forma ondulata della superficie della superficie in estradosso, anch’essa rivestitra con la membrana in lamiera bianca e l’ombreggiamento del vano della grande scalinata centrale. Per i divisori interni sono stati utilizzati pannelli isolati rivestiti con lastre in legno multistrato a vista.
La sezione tecnologica ci mostra il funzionamento del sistema edilizio utilizzato, a partire dall’attacco a terra tramite travi di fondazione continue isolate lateralmente per evitare il ponte termico col terreno mentre l’isolamento a ‘cappotto’ termico esterno con uno spessore che si aggire tra i 10 e i 20 cm, riveste tutto l’involucro del fabbricato compresi gli aggetti esterni e le testate delle terrazze. L’impianto di riscaldamento e raffrescamento trova il suo spazio all’interno di cavedi a soffitto sagomati sviluppati lungo tutte le camere e parti comuni del complesso.
Come si apprende dall’immagine lo studio ha progettato gli alloggi in due macro tipologie: 1. Moduli accessibli con sedia a rotelle; 2. Moduli standard. Queste due tipologie si differenziano in pianta e in sezione per garantire ad entrambe le categorie di fruitori un’esperienza confortevole pur mantenendo dimensioni minime delle stanze a disposizione. L’intenzione è quella di rendere l’edificio un prototipo di ostello a ‘zero-barriere’, in grado di ospitare team sportivi di portatori composti da portatori di handicap; tutti le stanze sono accessibili tramite rampe o ascensori e anche i campi da gioco sono interamente fruibili tramite sedia a rotelle.
Tra le soluzioni innovative impiegate nel progetto troviamo anche la ditribuzione interna degli spazi e del mobilio negli alloggi. Se all’apparenza le camere possono sembrare in contrasto con gli standard dimensionali abitudinari degli hotels e ostelli odierni, questo viene smentito non appena si osservano le piante e gli alzati degli alloggi interni; infatti l’ottimizzazione degli spazi ad opera dello Studio consente agli utenti di stivare opportunamente tutti i bagagli in appositi vani scorrevoli e cassettoni ricavati dalla sagoma del mobilio in multistrato dove trovano posto anche i letti, gli armadietti e le scrivanie a scomparsa. Inoltre in molte camere il piano lavabo è stato posizionato all’esterno del vano toilet e lasciato a vista. L’intero sistema di divisori è prefrabbricato, sostituibile (flessibilità) e modulare.
Federico Bernes#LABAA2019
MACROELEMENTI
L’edifico realizzato si sviluppa efficaciemente su tre assi lineari, i quali formano una grande ‘Y’. Tramite l’impiego di questa particolare tipologia planimetrica gli architetti delimitano i vari ambiti sportivi dell’ostello individuando un parco giochi per bambini, un campo da soccer unito a diversi campi da basket e volleyball e una mensa all’aperto per le stagioni più calde. L’aspetto innovativo in questo caso riguarda soprattutto l’identificazione di spazi ibridi come la mensa all’aperto affacciata su un’ampia zona verde e il parco giochi attrezzato in connessione con l’ingresso alla struttura.
SPAZI INTERNI CONDIVISI
La distribuzione interna ruota intorno alla grande scalinata centrale dell’edificio ed è anche il fulcro della condivisione degli spazi interni, infatti questa non è solamente una via di accesso ai piani bensì diventa luogo ricreativo e di ritrovo degli utenti, i quali sfruttano le sedute gradonate e l’ampio mezzanino per intrattenersi e sostare. Un altro spazio conviviale ricavato a ridosso del vano scala è la sala ludica, attrezzata con giochi per bambine e affacciata sulla terrazza solarium.
SPAZI ESTERNI INTEGRATI
L’edifico realizzato si sviluppa su tre assi lineari, i quali formano una grande ‘Y’. Tramite l’impiego di questa particolare tipologia planimetrica gli architetti delimitano i vari ambiti sportivi dell’ostello individuando un parco giochi per bambini, un campo da soccer unito a diversi campi da basket e volleyball e una mensa all’aperto per le stagioni più calde. L’aspetto innovativo in questo caso riguarda soprattutto l’identificazione di spazi ibridi come la mensa all’aperto affacciata su un’ampia zona verde e il parco giochi attrezzato in connessione con l’ingresso alla struttura.
COMPOSIZIONE
L’edificio è composto strutturalmente da un sistema misto di setti e solai in c.a. i quali collaborano in alcuni tratti con pilastri in legno a sezione rettangolare. lasciati a vista negli spazi interni mentre esternamente sono rivestiti da una membrana esterna bianca in lamiera preverniciata in alternanza con altri pannelli in legno. La copertura prevede l’impiego del legno come materiale strutturale, l’utilizzo di quest’ultimo ne determina la forma ondulata della superficie della superficie in estradosso, anch’essa rivestitra con la membrana in lamiera bianca e l’ombreggiamento del vano della grande scalinata centrale. Per i divisori interni sono stati utilizzati pannelli isolati rivestiti con lastre in legno multistrato a vista.
IMPIANTI E TECNOLOGIA
La sezione tecnologica ci mostra il funzionamento del sistema edilizio utilizzato, a partire dall’attacco a terra tramite travi di fondazione continue isolate lateralmente per evitare il ponte termico col terreno mentre l’isolamento a ‘cappotto’ termico esterno con uno spessore che si aggire tra i 10 e i 20 cm, riveste tutto l’involucro del fabbricato compresi gli aggetti esterni e le testate delle terrazze. L’impianto di riscaldamento e raffrescamento trova il suo spazio all’interno di cavedi a soffitto sagomati sviluppati lungo tutte le camere e parti comuni del complesso.
TIPOLOGIA DEGLI ALLOGGI
Come si apprende dall’immagine lo studio ha progettato gli alloggi in due macro tipologie: 1. Moduli accessibli con sedia a rotelle; 2. Moduli standard. Queste due tipologie si differenziano in pianta e in sezione per garantire ad entrambe le categorie di fruitori un’esperienza confortevole pur mantenendo dimensioni minime delle stanze a disposizione. L’intenzione è quella di rendere l’edificio un prototipo di ostello a ‘zero-barriere’, in grado di ospitare team sportivi di portatori composti da portatori di handicap; tutti le stanze sono accessibili tramite rampe o ascensori e anche i campi da gioco sono interamente fruibili tramite sedia a rotelle.
SOLUZIONI ABITATIVE DEGLI ALLOGGI
Tra le soluzioni innovative impiegate nel progetto troviamo anche la ditribuzione interna degli spazi e del mobilio negli alloggi. Se all’apparenza le camere possono sembrare in contrasto con gli standard dimensionali abitudinari degli hotels e ostelli odierni, questo viene smentito non appena si osservano le piante e gli alzati degli alloggi interni; infatti l’ottimizzazione degli spazi ad opera dello Studio consente agli utenti di stivare opportunamente tutti i bagagli in appositi vani scorrevoli e cassettoni ricavati dalla sagoma del mobilio in multistrato dove trovano posto anche i letti, gli armadietti e le scrivanie a scomparsa. Inoltre in molte camere il piano lavabo è stato posizionato all’esterno del vano toilet e lasciato a vista. L’intero sistema di divisori è prefrabbricato, sostituibile (flessibilità) e modulare.
1. Scala abitata |
2. Plastico |