Il progetto si inserisce all’interno del tessuto cittadino come un ambiente urbano dai confini frastagliati, che invita gli abitanti di Mieres ad entrare attraverso i varchi affacciati sulla città. A livello planimetrico si presenta come un grande blocco di forma rettangolare, trasformato in doppia L e scavato al suo interno per la creazione di un chiostro, fulcro della vita sociale dei residenti. I volumi sono definiti da blocchi di calcestruzzo e variano in altezza definendo un andamento eterogeneo dei prospetti. Caratteristica ben evidente è la duplice configurazione dei materiali: il rivestimento esterno è realizzato con pannelli di acciaio ondulato grigio scuro e, svolgendo anche la funzione di copertura, appare come un involucro continuo dai bordi arrotondati; all’interno, il brise-soleil verticale in legno su imposte scorrevoli scherma ininterrottamente le superfici vetrate, regolando il flusso di luce solare e garantendo la giusta privacy. Le unità abitative presentano tutte il doppio affaccio che, aprendo la visuale sul panorama circostante, consente la ventilazione trasversale. Gli appartamenti sono organizzati con i servizi igienici al centro che dividono la superficie abitativa in zona notte e zona giorno. Quest’ultima si affaccia sulla corte interna e dispone di grandi finestre, mentre il reparto notte, rivolto verso la città, è caratterizzato da aperture controllate e dotate di tapparelle. Gli ambienti sono stati concepiti e formati attraverso moduli consecutivi di 2,60 m in modo da creare alloggi con una, due, tre o quattro camere così da ricoprire le varie tipologie richieste. I balconi, profondi un metro, circondano l’intero perimetro del complesso e sono stati pensati come un’estensione visiva e spaziale delle abitazioni. Nelle porzioni di copertura piana sono alloggiati pannelli solari per la produzione di acqua calda. Inoltre all’interno è presente un sistema di riscaldamento a pavimento con unità termica centralizzata e distribuzione singola.VIVAZZ, Zigzag arquitectura B. Angelini + D.Casino, Mieres, Spagna, 2010
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Il progetto si inserisce all’interno del tessuto cittadino come un ambiente urbano dai confini frastagliati, che invita gli abitanti di Mieres ad entrare attraverso i varchi affacciati sulla città. A livello planimetrico si presenta come un grande blocco di forma rettangolare, trasformato in doppia L e scavato al suo interno per la creazione di un chiostro, fulcro della vita sociale dei residenti. I volumi sono definiti da blocchi di calcestruzzo e variano in altezza definendo un andamento eterogeneo dei prospetti. Caratteristica ben evidente è la duplice configurazione dei materiali: il rivestimento esterno è realizzato con pannelli di acciaio ondulato grigio scuro e, svolgendo anche la funzione di copertura, appare come un involucro continuo dai bordi arrotondati; all’interno, il brise-soleil verticale in legno su imposte scorrevoli scherma ininterrottamente le superfici vetrate, regolando il flusso di luce solare e garantendo la giusta privacy. Le unità abitative presentano tutte il doppio affaccio che, aprendo la visuale sul panorama circostante, consente la ventilazione trasversale. Gli appartamenti sono organizzati con i servizi igienici al centro che dividono la superficie abitativa in zona notte e zona giorno. Quest’ultima si affaccia sulla corte interna e dispone di grandi finestre, mentre il reparto notte, rivolto verso la città, è caratterizzato da aperture controllate e dotate di tapparelle. Gli ambienti sono stati concepiti e formati attraverso moduli consecutivi di 2,60 m in modo da creare alloggi con una, due, tre o quattro camere così da ricoprire le varie tipologie richieste. I balconi, profondi un metro, circondano l’intero perimetro del complesso e sono stati pensati come un’estensione visiva e spaziale delle abitazioni. Nelle porzioni di copertura piana sono alloggiati pannelli solari per la produzione di acqua calda. Inoltre all’interno è presente un sistema di riscaldamento a pavimento con unità termica centralizzata e distribuzione singola.
























