Project: Residenza temporanea a San Salvario
Design Studio: De Ferrari Architetti
Location: Torino
Project Team Members: Studio De Ferrari (Vittorio Jacomussi, Osvaldo Laurini, Agostino De Ferrari, Alessandro Bellesia), Fantino Costruzioni spa, Cyd Consulting & Engineering e Marco Tobaldini
Client: UFFICIO PIO Compagnia di San Paolo
Surface: 3650 mq
Project Year: 2015
Design Studio: De Ferrari Architetti
Location: Torino
Project Team Members: Studio De Ferrari (Vittorio Jacomussi, Osvaldo Laurini, Agostino De Ferrari, Alessandro Bellesia), Fantino Costruzioni spa, Cyd Consulting & Engineering e Marco Tobaldini
Client: UFFICIO PIO Compagnia di San Paolo
Surface: 3650 mq
Project Year: 2015
Dal
recupero di un edificio storico, occupato dalle Suore dell’Ordine
del Buon Consiglio e dalla scuola materna da esse gestita, nasce la
residenza temporanea San Salvario di Torino. Il
complesso si costituì per successive modifiche e addizioni spesso
poco coerenti a partire da un nucleo il cui primo impianto lo rende
un elemento eccentrico rispetto alla rigorosa maglia ortogonale di
tutta l’area.
La
residenza temporanea San Salvario è stata ottenuta grazie un
intervento di abitare sociale sperimentale il cui obiettivo era la
creazione di soluzioni abitative per un periodo di tempo limitato
destinate a persone con problemi economici, familiari o di altro
genere.
"Genius loci" e "Genius vivendi"
Il progetto, frutto di un concorso, concilia il “genius loci”, derivante dal contesto urbano e dall'edificio fino ai suoi particolari costruttivi originali, con il “genius vivendi”, ovvero le aspettative e le esigenze degli utenti finali.
La vivibilità e la sostenibilità ambientale costituiscono l’obiettivo primario del progetto. L’edificio si ripropone in una veste rinnovata e contemporanea ai nuovi utenti e ai cittadini del quartiere, infatti l’intervento mira a preservare la storia dell’edificio e al tempo stesso a introdurre elementi contemporanei. L'eliminazione del basso fabbricato sul fronte strada ha consentito di leggere la complessiva storia edilizia dell’edificio. La facciata è stata oggetto di un accurato restauro, con la ridefinizione della incongrua sopraelevazione di fine 800, sostituita da bow-windows di segno architettonico riconoscibile e contemporaneo, pur rispettoso dell'esistente. Vi sono anche innovazioni strutturali quali la copertura del cortile interno.
L’area esterna costituisce l’ingresso ai diversi settori dell’edificio e diventa area al servizio delle attività commerciali. Formalmente il progetto gioca con epoche e stili diversi: infatti sono stati introdotti dei bow-window a chiusura delle aperture di un ultimo piano completamente nuovo, è stata restaurata facciata dove sono state riportate alla luce scomparse decorazioni riemerse durante i lavori, è stato riutilizzato tutto ciò che è stato possibile recuperare, sono stati accostati materiali e forme della tradizione e della contemporaneità.
Il cortile interno e l'impianto distributivo.
Il recupero dell’edificio ottocentesco ha permesso di ricavare diversi appartamenti di varia metratura, dal monolocale al quadrilocale, completamente arredati, provvisti di cucina ad induzione, sistema di domotica e soluzioni impiantistiche innovative e a ridotto impatto ambientale.
All’interno del complesso, oltre agli appartamenti, sono previsti: l’asilo, gli alloggi delle suore, quelli del gestore sociale, servizi e spazi comuni per gli abitanti e attività commerciali e di animazione rivolte al quartiere.La copertura in vetro del cortile interno assicura un adeguato livello di convivenza tra unità abitative e scuola d'infanzia, oltre a realizzare un nuovo spazio collettivo anche a disposizione anche del quartiere. Con altezze variabili tra i quattro e i cinque piani fuori terra, la residenza temporanea San Salvario è composta da una serie di corpi di fabbrica che creano due parti distinte: quella di accesso che è caratterizzata da un fronte principale inclinato e arretrato rispetto al filo stradale e dalle testate di due ali laterali, e una più interna, raccolta attorno a una corte alberata.
Dal punto di vista distributivo, le nuove funzioni sono collocate all’interno di aree diverse e distinte per un totale di 3.650 mq. Da una parte sono infatti mantenuti e risistemati gli spazi a disposizione delle religiose, localizzati tra il piano terra e il primo. Dall’altra, le residenze temporanee, una sala polivalente, lavanderia, stireria e cucina comuni e due locali commerciali occupano, autonomi anche in termini di accessi, tutti i livelli superiori e una parte del pian terreno. Le unità realizzate, tutte complete di arredo e pronte per essere abitate, sono 27: 16 monolocali, 6 bilocali e 5 trilocali serviti da un sistema di due scale e due livelli di ballatoi, che corrono attorno alla corte interna, e da due ingressi.Anche i cortili assumono ruoli funzionali alla nuova vita del complesso. Quello interno è a servizio della scuola d’infanzia e, all’occorrenza, a disposizione della città; esso è coperto superiormente da una nuova struttura in vetro e metallo, realizzata per rendere lo spazio più sicuro e per garantire un migliore isolamento acustico tra scuola e le residenze.
L'adeguamento per l'efficienza energetica
Restauro, progetto ex novo e risanamento sono state quindi le parole chiave di questo intervento sul complesso storico. Dal punto di vista della gestione energetica, pannelli fotovoltaici e solari in copertura supportano la produzione di acqua calda sanitaria, mentre due distinte centrali termiche servono rispettivamente la scuola per l’infanzia e le aree a disposizione delle suore e la residenza temporanea sia per il riscaldamento che per l’acqua calda, mentre le aree commerciali sono indipendenti. Trattandosi di intervento sull’esistente, un cappotto esterno per aumentare la coibenza termica dell’involucro è stato posato ove non impedito da situazioni particolari, come sulla facciata principale.
L'adeguamento per l'efficienza energetica
Restauro, progetto ex novo e risanamento sono state quindi le parole chiave di questo intervento sul complesso storico. Dal punto di vista della gestione energetica, pannelli fotovoltaici e solari in copertura supportano la produzione di acqua calda sanitaria, mentre due distinte centrali termiche servono rispettivamente la scuola per l’infanzia e le aree a disposizione delle suore e la residenza temporanea sia per il riscaldamento che per l’acqua calda, mentre le aree commerciali sono indipendenti. Trattandosi di intervento sull’esistente, un cappotto esterno per aumentare la coibenza termica dell’involucro è stato posato ove non impedito da situazioni particolari, come sulla facciata principale.