Rubner Objektbau_Social Housing per quartiere San Paolo_Brescia_2012

A Brescia sono state realizzate quattro palazzine a quattro piani (per un totale di 72 alloggi) interamente in legno, con valutazione energetica in classe A, a cura di Rubner Objektbau (general contractor del Gruppo Rubner), in collaborazione con 5+1AA Agenzia di Architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo srl (Genova), per Aler Brescia.
L’intervento garantisce il raggiungimento di significativi livelli di efficienza energetica, grazie anche all’introduzione di un potente impianto fotovoltaico e della ventilazione meccanica controllata.
La struttura delle palazzine è in pannelli X-Lam e legno lamellare con cappotto esterno, compresi i posti auto, le cantine fuori terra e le sistemazioni esterne. Nella progettazione delle torri residenziali sono stati scelti materiali, tecnologie e sistemi impiantistici che assicurano alle abitazioni un bassissimo consumo energetico e contemporaneamente un elevato comfort termico.
In particolare, gli impianti idraulici, elettrici e di riscaldamento, mirati anche alla facilità di manutenzione e a costi di gestione ridotti, sono stati prefabbricati in officina per garantire ridotte tempistiche in fase in montaggio.
I principi alla base della progettazione hanno considerato questi parametri: coibentazione, compattezza dell’involucro, riduzione dei ponti termici, tenuta all’aria, riduzione delle perdite per ventilazione, uso di fonti rinnovabili con impianto fotovoltaico su ogni palazzina, riduzione del fabbisogno energetico. Ogni appartamento dispone di un sistema centralizzato di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso con recupero di calore ad alta efficienza energetica.
Il tema progettuale del contatto con la natura e il contesto in cui è inserito il lotto è riportato anche nello studio dei prospetti: ogni elemento che compone il sistema è pensato secondo materiali e colori autoctoni e del paesaggio circostante.
L’intonaco delle facciate viene accostato a elementi lamellari in legno che compongono un gioco di movimenti volto alla creazione di un disegno su tutti i lati degli edifici, a dimostrazione che il pregio estetico può essere garantito anche per edifici a costo più ridotto.
Il rapporto con la strada è creato tramite cinque aperture: due a uso misto, sia carrabile sia pedonale, e tre dedicate solamente ai pedoni posizionate una in modo centrale rispetto alla linea di confine e due laterali. La delimitazione tra strada e area d’intervento è segnata con una leggera recinzione metallica, la sua struttura verticale ha una trasparenza tale che permette sia di segnare un limite che di dare respiro al luogo che racchiude.

Questo è un esempio tangibile di come si possa segnare un limite senza dover necessariamente inserire una barriera visiva tra i due luoghi.