A Brescia sono state realizzate quattro palazzine a
quattro piani (per un totale di 72 alloggi) interamente in legno, con
valutazione energetica in classe A, a cura di Rubner
Objektbau (general
contractor del Gruppo Rubner), in collaborazione con 5+1AA Agenzia di
Architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo srl (Genova), per Aler
Brescia.
L’intervento garantisce il
raggiungimento di significativi livelli
di efficienza energetica, grazie anche all’introduzione di un
potente impianto
fotovoltaico e
della ventilazione
meccanica controllata.
La struttura delle palazzine è in pannelli X-Lam e legno
lamellare con cappotto esterno, compresi i posti auto, le cantine fuori terra e
le sistemazioni esterne. Nella progettazione delle torri residenziali sono
stati scelti materiali,
tecnologie e sistemi impiantistici che assicurano alle abitazioni un bassissimo
consumo energetico e
contemporaneamente un elevato comfort termico.
In particolare, gli impianti idraulici, elettrici e di
riscaldamento, mirati anche alla facilità di manutenzione e a costi di gestione
ridotti, sono stati prefabbricati in officina per garantire ridotte tempistiche
in fase in montaggio.
I principi alla base della progettazione hanno considerato
questi parametri: coibentazione, compattezza dell’involucro, riduzione dei
ponti termici, tenuta all’aria, riduzione delle perdite per ventilazione, uso
di fonti rinnovabili con impianto fotovoltaico su ogni palazzina, riduzione del
fabbisogno energetico. Ogni appartamento dispone di un sistema centralizzato di ventilazione meccanica
controllata a doppio flusso con recupero di calore ad alta efficienza
energetica.
Il tema progettuale del contatto
con la natura e il contesto in
cui è inserito il lotto è riportato anche nello studio dei prospetti: ogni
elemento che compone il sistema è pensato secondo materiali e colori autoctoni
e del paesaggio circostante.
L’intonaco delle facciate viene accostato a elementi lamellari in legno che
compongono un gioco di movimenti volto alla creazione di un disegno su tutti i
lati degli edifici, a dimostrazione che il pregio estetico può essere garantito
anche per edifici a costo più ridotto.
Il rapporto con la strada è creato tramite cinque aperture: due a uso misto, sia carrabile sia pedonale, e tre
dedicate solamente ai pedoni posizionate una in modo centrale rispetto alla
linea di confine e due laterali. La delimitazione tra strada e area
d’intervento è segnata con una leggera recinzione metallica, la sua struttura
verticale ha una trasparenza tale che permette sia di segnare un limite che di
dare respiro al luogo che racchiude.
Questo è un esempio tangibile di come si possa segnare un
limite senza dover necessariamente inserire una barriera visiva tra i due
luoghi.