DAVIS&GANNON ARCHITECTURE, Glass Factory, Pittsburgh Pennsylvania (USA), 2002




ARCHITETTURA DI RIVITALIZZAZIONE E MIXITÉ

Si tratta di un riutilizzo adattivo di un edificio esistente che aveva funzione di showroom e vendita automobilistica, con una nuova aggiunta di un volume che si addossa alla struttura a due piani. 





Il motore che ha guidato questo  progetto, è l’artigianato, in questo caso quello della lavorazione del vetro. Attorno a questa funzione prevalente ruotano aule didattiche ben attrezzate, laboratori con spazi per i forni, diverse aree di commercializzazione e di esposizione, aree per seminari, ed uffici amministrativi. Combinata a queste funzioni vi è anche quella ricettiva, infatti, sono presenti un certo numero di alloggi per utenti che fanno parte delle attività del centro o che semplicemente desiderano fare un’esperienza in un contesto dinamico, artistico ed anticonvenzionale.













La funzione trainante diventa in questo caso il principio organizzativo, funzionale e formale insieme. Per esempio esso suggerisce l'adozione di grandi porte di garage a pannelli di vetro per il trattamento dell'esterno, oppure consente di affiancare al laboratorio alcune aule didattiche o luoghi di vendita e suggerisce per gli alloggi forme ibride di lavoro e vita anche all'interno di queste. Inoltre gli spazi di distribuzione sono qui esaltati sia dal punto di vista sociale che funzionale, infatti tutti gli spazi di lavoro sono accessibili e osservabili dai corridoi primari, favorendo una maggiore interazione tra gli artisti.




La nuova aggiunta, che svolge principale funzione di collegamento, e area espositiva, è rivestita in vetro corrugato recuperato dalla demolizione di un'altra struttura.




Anche dal punto di vista energetico è un edificio ben progettato, in quanto, tutti gli spazi di lavoro sono naturalmente ventilati e ampiamente illuminati con luce naturale controllata e filtrata. L'intero edificio viene riscaldato tramite l'uso di un sistema di recupero del calore. L'uso dell'acqua negli spazi degli studi di lavorazione del vetro è relativamente alto, a causa della necessità di raffreddare gli utensili e per la pulizia degli spazi, per cui il progetto ha posto attenzione anche all’aspetto del recupero delle acque reflue.