JVA _ Sykepleierskolen The Nursing School _ Dikemark, Norvegia _ 2017


Architetti
JVA
Luogo
Villaveien, Dikemark, Norvegia
Area
5800.0 m2
Anno
2017


La scuola per infermieri di Dikemark fu costruita nel 1966. Il fabbricato consisteva in un basso edificio che conteneva gli spazi per la didattica, mentre l’immobile di altezza maggiore ospitava i dormitori per gli studenti, a camera singola. La struttura portante è realizzata in calcestruzzo gettato in opera, le facciate sono invece tamponate con l’ausilio di mattoni rossi. Per valenza architettonica e costruttiva l’edificio era molto prestigioso all’epoca della costruzione, anche perché la scuola era molto rinomata. Per collegare e facilitare il dialogo tra i due stabili troviamo un ampio piazzale di ingresso. Per diversi anni il complesso è stato abbandonato, versando a stato di rovina.

L'edificio prima dell'intervento di trasformazione

La scuola infermieristica è stata attualmente ristrutturata in 43 nuovi appartamenti simplex, quasi tutti situati nella torre, e alcuni duplex di varie dimensioni nell’edificio più basso, utilizzando nella trasformazione la totalità dell'esistente. I volumi dell'edificio sono principalmente inalterati, ad eccezione di un nuovo parcheggio sotto il piazzale. Sono state realizzate aperture in prossimità di setti portanti laddove era necessario facilitare la creazione di unità più grandi, senza compromettere l'integrità della struttura esistente. Anche i solai esistenti sono stati mantenuti, ad eccezione delle case a schiera nel basso edificio, dove sono state realizzate aperture per scale interne e pozzi di luce.


La posizione vantaggiosa del complesso, immerso nel verde paesaggio norvegese, è stata essenziale nella progettazione delle unità; in sostanza, c'è un uso coerente del vetro dal pavimento al soffitto, per sfruttare al massimo l’illuminazione naturale del luogo.



 Alcuni interni delle abitazioni, con le ampie vetrate per garantire lo sfruttamento della luce naturale


Dettaglio del vano scala

Inoltre tutti gli appartamenti e le case a schiera dispongono oggi di ampi balconi o terrazze private, aggiunti nella fase di trasformazione tramite addizioni in rivestimento ligneo appese a grandi travi IPE collocate in sommità, per godere della splendida vista. I nuovi appartamenti sono sempre visivamente e costruttivamente vincolati alla costruzione esistente, creando spazi con qualità architettoniche che collegano l'edificio attuale alla sua storia. La struttura e la facciata originali sono visibili nel nuovo progetto.


L'aggiunta dei balconi in facciata

La nuova facciata dello stabile più alto riflette il ritmo dell'originale facciata in mattoni rossi con fasce di finestre di altezza variabile. Una buona parte delle superfici interne esistenti è stata rivestita in modo da rispettare i moderni standard di acustica, normative anti-incendio e qualità ambientale. I presupposti e le possibilità di un rinnovamento hanno lasciato il posto a nuove e inaspettate soluzioni architettoniche che non sarebbero altrimenti state possibili sulla base di una logica di costruzione "da zero". Il piazzale tra i due edifici è stato incorporato nella ristrutturazione tramite un garage sottostante e aree comuni adibite anche a gioco nella parte superiore. Davanti a queste aree comuni le case a schiera hanno anche i propri giardini privati. Durante l'intero processo di pianificazione e costruzione, c'è stata una continua e stretta collaborazione tra imprenditori, cliente e studio di architettura, con l'intento di ottimizzare l'equilibrio tra economia e qualità. Ciò ha portato a una serie di alloggi molto vari per dimensione ma dal prezzo sempre conveniente e accessibile, di una qualità architettonica unica.






Sitografia:

Elena Rosati #LABAA2018